Dietro l’angolo
l’inatteso imprevisto
resta nascosto.
E tu cammini, ignara,
le tue strade di sempre.
Il tuo passo,
l’ultimo prima di oggi,
era quello che girava
dietro quell’angolo.
Il terreno è mancato,
ti è parso cadere
dentro un baratro
per un tempo infinito.
Quando ti rialzi,
ancora dolorante
guardi quella buca da marciapiede:
ma l’effetto ottico stordisce,
perchè da quella buca
s’ intravede l’abisso
con tutto il suo orrore.
bellissima…
sai che mi manchi?
abissi d’infinito che la quotidianità talvolta lascia intravvedere. Troppo più grandi di noi… anche solo il contemplare spaventa…
baci
Imprevisti? Uhm… che succede? Dolori, abissi, orrori… dobbiamo preoccuparci? 🙂 un saluto.