Un tocco rosa

Nubi s’addensano
fino all’orizzonte più lontano,
tremula l’albero maestro
nell’acqua smossa dalle correnti
e il mare canta ninne nanne
attendendo l’aria
dell’ora carica di promesse:
la pioggia può ben esserlo,
col suo lavacro d’onta.
La mano di Dio
acquerella sfumature rosa.
Forse, non sarà così terribile.

Tutt’intorno

Un burattino senza fili
manovra la fiera dell’assurdo
e mentre tutto affonda
lui, piccolo uomo di legno,
resta a galla.
Per gli altri,
oltre al danno, il dolore;
oltre al danno, la beffa.
Tutt’intorno un mare
d’acqua e di guai;
tutt’intorno un affaccendarsi
che ricorda quello delle formiche.
Piccole formiche operose.
E il tempo inesorabile
che non inganna mai
e beffardo sfida gli uomini,
soprattutto quelli di buona volontà.
Rimane un burattino senza fili
che, d’improvviso s’è messo a parlare:
un poco a vanvera, a dire il vero;
poco credibile, a dire il vero.
Anzi, poco dignitoso nel suo essere legno,
ma solo in quanto finto.
Anzi, fin troppo vero,
nella sua follia di burattino.